- Autore: Gherardo Colombo
- Data uscita: 2016
- Pagine: 176
- Copertina rigida
- Editore: Longanesi
Due protagonisti di mani pulite. Due punti di vista opposti. Una sola giustizia. "A mio parere il carcere, così come lo intendiamo e lo applichiamo, invece di essere una misura utile è dannosa" - Gherardo Colombo "Se perdoni sempre tutti, i cittadini non avranno mai senso di responsabilità, che passa anche attraverso la sottoposizione di una persona alle conseguenze delle sue azioni" - Piercamillo Davigo Un confronto serrato, una conversazione aperta e sincera, non priva di accenti polemici, sui temi più scottanti della giustizia in Italia. Grazie alla loro lunga esperienza nelle aule dei tribunali, Gherardo Colombo e Piercamillo Davigo, due tra i più noti magistrati del pool di Mani Pulite, forniscono in queste pagine non soltanto una diagnosi scrupolosa dei tanti mali che affliggono la giustizia del nostro paese, ma avanzano suggerimenti e proposte di riforma, senza nascondere conflittualità e divergenze d'opinione, talvolta radicali. Lontani da ogni astrattismo, calati nella realtà della vita quotidiana, i loro interrogativi ci aiutano a capire perché le questioni più delicate e controverse che investono il mondo del diritto - le stesse che hanno ispirato pensatori come Aristotele Kant, Sant'Agostino e Foucault - ci riguardano così da vicino. È la giustizia, infatti, che traccia i confini della nostra libertà. È la giustizia che indica il grado di civiltà di uno Stato e la cultura diffusa che permea le sue istituzioni. Ma quand'è che una legge può dirsi davvero "giusta"? Basta minacciare una pena per dissuadere il ladro o il truffatore dal commettere un reato? Il carcere è l'unica soluzione? È dunque più efficace educare o punire? Quanto è diffusa la corruzione in Italia, e come mai, nonostante la stagione di Mani Pulite e le tante inchieste che hanno svelato l'intreccio perverso tra politica e affari, non accenna a diminuire?