- Autore: Mariolina Venezia
- Data uscita: 2021
- Pagine: 240
- Copertina rigida
- Editore: Einaudi
Nella quiete di un sabato mattina, mentre Matera si prepara al rituale dello struscio pomeridiano, una telefonata raggiunge il sostituto procuratore Imma Tataranni, ma non è sua figlia Valentina. Hanno appena trovato il cadavere di un ragazzo. Ha ventidue anni, è vestito di nero con una cintura Dolce & Gabbana, mutande con l'elastico che fuoriesce dai pantaloni. Si chiama Nunzio Festa e suo padre è distrutto dal dolore. Il viaggio di una madre alla scoperta del mistero piú insondabile: chi sono i nostri figli, cosa vogliono, che possibilità hanno oggi? Fra un marito che la ama, una suocera che la odia e una madre anziana, con il bellissimo appuntato Calogiuri al suo fianco, Imma combatte il malcostume e il malaffare, inciampando nell'immancabile tacco dodici, in una Basilicata dai paesaggi struggenti.«Due categorie proprio non sopportava: la gente senza personalità, e quelli che ne avevano una diversa dalla sua.»
Simpatica o antipatica? Odiosa forse. Scomoda, spudorata, sorprendente. Come la verità certe volte. Il sostituto procuratore Imma Tataranni non si dà pensiero se le signore bene e la suocera la detestano. Ma se qualcosa non va la vuole raddrizzare. Scarsa in fantasia e colpi di genio, punta sulla memoria, facendo tremare i potenti e perseguitando i furbi e i cretini. Al suo fianco l'appuntato Calogiuri, il suo preferito non perché è un bel pezzo di giovane ma perché evita di dire idiozie. Sotto la terra della Basilicata si stratifica la storia. I resti della Magna Grecia, ma anche ciò che la modernità non vuole. E Imma Tataranni vi inciampa mentre indaga sull'omicidio di un ragazzo poco piú grande di sua figlia, il cui cadavere viene ritrovato a Nova Siri. Nel corso dell'indagine una ronda di personaggi racconta una società sull'orlo della globalizzazione ma ancora intenta a digerire un passato che torna su come il bolo di un ruminante, in bilico fra cinismo e intolleranza, dove l'amore è piú pericoloso dell'odio. Sfacciatamente ottimista perché la vita non le ha mai regalato niente, Imma conduce i lettori in un viaggio attraverso una regione che con le sue contraddizioni diventa emblematica dell'Italia. Ostinata come certe piante che crescono in terreni impervi, inseguendo una verità che non riesce a dimostrare, dà voce – con le sue vittorie che somigliano a sconfitte e le sue sconfitte a vittorie – a tutti quelli che non si arrendono. Con Come piante tra i sassi Mariolina Venezia si è confrontata per la prima volta col giallo, giocando col genere per raccontare i vizi e le virtú dell'Italia di oggi.